I baìcoli sono biscotti tipici di Venezia, venduti in tradizionali scatole gialle di latta. Consistono in sottili fette tagliate da un piccolo panetto allungato, lasciate accostate nella posizione originale.

Storia

Secondo alcune fonti il nome deriverebbe da quello locale del cefalo di taglia minuta. Nel Dizionario del dialetto veneziano pubblicato nel 1829, Giuseppe Boerio descrisse il baicolo come segue: “Pasta reale condita di zucchero, spugnosa, biscottata, che s'inzuppa nel caffè o simili bevande. Dicesi baicolo per similitudine, benché grossolana, alla figura dei piccolissimi cefali, chiamati appunto Baicoli”. Sono stati riconosciuti come P.A.T..

Caratteristiche

Tali biscotti hanno la caratteristica di conservare a lungo la fragranza quando sono conservati opportunamente in scatole di latta, pertanto potevano essere portati in mare e consumati durante i lunghi viaggi delle navi veneziane.

Tradizionalmente, essendo molto secchi, erano serviti con caffè e zabaione nei quali potevano essere intinti.

La preparazione, che è lunga e laboriosa, prevede due momenti di lievitazione e una doppia cottura in forno.

Note

Bibliografia

  • Mariù Salvatori de Zuliani, A tola co i nostri veci La cucina veneziana, FrancoAngeli, 1971, p. 364, ISBN 978-88-204-9724-8.
  • Luigi Cremona, L'Italia dei dolci, Touring Editore, 2004, p. 58, ISBN 88-365-2931-3.

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Collegamenti esterni

  • Scheda del prodotto sul sito della regione Veneto

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