Vitaliano VIII Borromeo Arese, X marchese di Angera (Milano, 12 novembre 1792 – Milano, 26 febbraio 1874), è stato un nobile e naturalista italiano.

Biografia

Infanzia

Vitaliano Borromeo era figlio del conte Giberto Borromeo e di sua moglie, Maria Elisabetta Cusani, figlia a sua volta di Ferdinando Cusani e di sua moglie, Claudia Litta Visconti Arese.

Vita a Parigi

Membro dell'alta nobiltà milanese, trascorse parte della propria giovinezza a Parigi insieme al padre che li si era recato dapprima per protesta ai sentimenti repubblicani divampati a Milano dopo l'ingresso del Bonaparte in Lombardia nel 1796 e poi si era trasferito definitivamente, prendendo parte al battesimo del figlio di Napoleone nel 1811. Pur non interessandosi ancora di politica, il giovane Vitaliano iniziò a coltivare amicizie che in seguito si riveleranno preziose come quelle con Alessandro Manzoni e Tommaso Grossi, interessandosi parallelamente alla mineralogia (acquistò l'intera collezione del museo mineralogico del Breislak).

Matrimonio

Vitaliano Borromeo sposò la marchesa Maria D'Adda.

Carriera

Divenne membro dell'Istituto lombardo di scienze e lettere di Milano dal 4 giugno 1840, nonché presidente del congresso nazionale scientifico riunitosi a Milano nel 1844, interessandosi di agricoltura e dando un contributo decisivo allo sviluppo della stessa in tutta la Lombardia nella prima metà dell'Ottocento, tenendo convegni sul tema. Nel 1848 venne chiamato a far parte del Governo provvisorio di Milano e divenne vicegovernatore della capitale, ma con la fine delle Cinque giornate di Milano e dei moti ad essi connessi venne costretto a fuggire in Piemonte, riparando al seguito dell'Armata sarda.

Trasferitosi a Torino, divenne socio corrispondente dell'Accademia d'agricoltura di Torino (14 marzo 1855) così come della Società di agricoltura, industria e commercio sempre di Torino (23 maggio 1865). Nel frattempo, nel 1853 venne eletto senatore al Senato piemontese e, dopo la liberazione del 1859 e la Seconda guerra d'indipendenza italiana, fece ritorno a Milano, riprendendo tutti i possedimenti della sua famiglia. Nel 1870 divenne socio della Società geografica italiana.

Morte

Morì nella Milano dove era nato, le prime ore del giorno 26 febbraio 1874.

Discendenza

Vitaliano Borromeo e la marchesa Maria D'Adda ebbero i seguenti figli:

  • Giberto, sposò in prime nozze donna Livia Litta Arese Visconti ed alla morte di questa si risposò con Laura Durazzo Grimaldi; ebbe discendenza
  • Ersilia (morta infante)
  • Guido, senatore del regno (1818-1890)
  • Emanuele, senatore del regno (1821-1906)
  • Edoardo, cardinale (1822-1881)
  • Ersilia, sposò il marchese Carlo del Carretto di Moncrivello
  • Emilio, sposò sua nipote donna Elisabetta Borromeo Arese; ebbe discendenza
  • Cristina
  • Adele, sposò il conte Luigi Zerbino

Ascendenza

Titoli

Il conte si poteva fregiare dei titoli di Grande di Spagna di prima classe, Ciambellano e Consigliere intimo di Sua Maestà Imperiale Reale Apostolica (S.M.I.R.A.), Gran dignitario del Regno lombardo-veneto, Membro onorario dell'Imperial Regio Istituto lombardo.

Onorificenze

Note

Bibliografia

  • Rinaldo Caddeo, Vitaliano Borromeo. In: Epistolario di Carlo Cattaneo. Gaspero Barbèra Editore, Firenze 1949, pp. 92, 121, 240, 348, 357, 460.
  • A. Macchi, Scritti biografici., vol. II, Firenze 1894, pp. 216–236.

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Collegamenti esterni

  • Bruno Di Porto, BORROMEO ARESE, Vitaliano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 13, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1971.
  • BORROMEO Vitaliano, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.

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